PROSSIMO INCONTRO VENERDI' 30 GIUGNO 2017 ORE 17.00

venerdì 27 gennaio 2017


Barriere Invisibili



Barriera: la definizione classica di questo sostantivo è “sbarramento, steccato e ogni altra cosa atta a indicare un limite o un confine”. 
Nel pensiero comune, infatti, le barriere sono strumenti fisici, posti per poter dividere e separare qualcosa o qualcuno; parliamo di “muri” che separano, che allontanano ciò che     prima era unito. Tagli netti che non dividono la ragione dal torto, ma sono le cicatrici non curate.
Ci sono barriere non estese, ma raccolte in se stesse, per creare scatole di  costrizione. Esistono ostacoli non  fisici, ma ideologici, politici, culturali, sociali, barriere comunicative come l’autismo, la sordità, la dislessia, che ci fanno sentire esclusi, come se fossimo al di qua di un muro invisibile, separati dal resto del mondo, ciò che percepiamo di volta in volta come inesplorato, irraggiungibile, estraneo, ignoto, diverso.
È’ il muro la metafora del limite umano, o dello sbarramento che di frappone ai rapporti interpersonali, o dell’insieme di convenzioni e di pregiudizi che innalziamo intorno a noi, spesso per autoescluderci da una realtà scomoda, oppure, più semplicemente, è il confine che separa la nostra proprietà fisica,  intellettuale, culturale, i nostri sentimenti più intimi da quelli altrui.

Spesso sono avvenimenti, situazioni che non possiamo controllare che ci escludono dal mondo esterno, senza aver possibilità di infrangere determinate barriere, di appagare il desiderio di abbatterlo; per altri, però, una barriera è, sì, escludente, ma può rivelarsi anche rassicurante e protettiva.
Ciò che a volte sembra impossibile a breve termine, diventa possibile a lungo termine, se si riesce a superare determinati muri costruiti intorno  a se stessi. Nell’alternanza delle stagioni, nessuna stagione dura per sempre; l’inverno non è infinito, anche se oggi si presentano molte sfide da superare, non bisogna rinunciare all’idea di primavera. 
In questa bibliografia, abbiamo racchiuso storie di barriere e ostacoli diversi tra loro, ma che hanno una cosa in comune, l’estraneità. Diversi, ovviamente, sono i mezzi utilizzati e non per tentare di uscire da una situazione di disagio che accomuna non solo questi personaggi letterari, ma  gran parte della società odierna.
<<Da quando ho conosciuto l’arte, questa cella è diventata una prigione.>>, dal film “Cesare deve morire”

Bibliografia suggerita:

· Donoghue, Stanza, letto, armadio,     specchio
· Wilson, Eureka Street
· Wolf, Il cielo diviso
· Bernstein, Il muro invisibile
· Roth,  Il complotto contro l’America
· Sartre, Il muro
· Campion, Lezioni di piano
· Rattaro, Non volare via
· Ervas, Se ti abbraccio non aver paura
· Valeri, La vacanza dei superstiti
· Dunne, La grande amica
· Coates, Tra me e il mondo
· Geda, La bellezza nonostante
· Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte
· Villalobos, Il bambino che collezionava parole
· Coe, Questa notte mi ha aperto gli occhi

Vi aspettiamo numerosi all'incontro del 27/01/2017, alle ore 17,00.

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