La letteratura ungherese (*) fiorisce tra il ’700 e l’800, con scrittori di grande levatura. Lo scrittore più noto di questo periodo è Sándor Petrofi, poeta del periodo romantico, nonché figura centrale della rivoluzione ungherese del 1848. Altre figure di spicco di questo periodo sono rappresentate da Janos Aranj, Mor Jokai, Endre Adj e Attila Jozsef.
Celebre protagonista della letteratura ungherese del ’900 è Ferenc Molnar, autore del romanzo di fama mondiale I ragazzi della Via Pal. Tra gli scrittori contemporanei vanno citati, altresì, Gyorgy Konrád, Peter Nádas, Peter Esterházy, Sándor Márai e il premio Nobel per la letteratura nel 2002 Imre Kertész.
Bibliografia suggerita sull'argomento:
Gyula Krúdy, Via della Mano d’oro
Sándor Márai, L’eredità di Eszter
Sándor Márai, Sindbad torna a casa
Stephen Vizinczey, Un innocente milionario
Stephen Vizinczey, Elogio delle donne mature
Péter Gárdos, Febbre all’alba
Magda Szabó, Il vecchio pozzo
Miklós Vámos, Il libro dei padri
Imre Kertész, Essere senza destino
Milán Füst, La storia di mia moglie
Mihály Földi, Inquietudine
Agota Kristof, L’analfabeta
---------------------------------
Ady Endre:
Sull'orlo di un precipizio selvaggio
(Vad szirttetőn állunk)
Siamo in piedi, rigidi e dimenticati,
sull'orlo di un precipizio selvaggio,
l'uno all'altra attaccati;
né un lamento, lacrima o parola:
per precipitare basta una mossa.
Come legami di carne e sangue
ci proteggono le nostre labbra,
blu e tremanti, ci tengono attaccati.
Finché mi baci non abbiamo parole,
ma dì una parola e cadiamo entrambi.
sull'orlo di un precipizio selvaggio,
l'uno all'altra attaccati;
né un lamento, lacrima o parola:
per precipitare basta una mossa.
Come legami di carne e sangue
ci proteggono le nostre labbra,
blu e tremanti, ci tengono attaccati.
Finché mi baci non abbiamo parole,
ma dì una parola e cadiamo entrambi.
---------------------------------
SANDOR PETOFI:
IO SARO’ ALBERO…
Io sarò albero se ti farai
fiore d’un albero:
se rugiada sarai mi farò fiore.
Rugiada diverrò se tu sarai
raggio di sole:
così, mio amore, noi ci uniremo.
Se, mia fanciulla, tu sarai cielo
io diverrò, allora, una stella:
se, mia fanciulla, tu sarai inferno,
io, per amarti, mi dannerò.
se rugiada sarai mi farò fiore.
Rugiada diverrò se tu sarai
raggio di sole:
così, mio amore, noi ci uniremo.
Se, mia fanciulla, tu sarai cielo
io diverrò, allora, una stella:
se, mia fanciulla, tu sarai inferno,
io, per amarti, mi dannerò.
(*) http://www.ungheria.tv/breve-storia-della-letteratura-ungherese.html